Indice
- Struttura della Sella per Bici da Corsa
- Come Scegliere Sella per Bici da Corsa
- Recensione Migliori Selle per Bici da Corsa
- Selle per Bici da Corsa più Vendute
- Conclusioni
In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore sella per bici da corsa per le proprie esigenze.
Si tratta di uno dei componenti più importanti per una bicicletta e il motivo è davvero semplice da comprendere. Questo è uno dei tre punti di contatto tra ciclista e bici, quindi è fondamentale per la comodità e per le prestazioni. Scegliendo una sella poco idonea, potresti trovarti a disagio e addirittura avere dei problemi fisici, inoltre non potresti mai rendere al meglio. Da ciò puoi capire quanto sia importante informarsi a dovere su come risulta essere fatto e su come scegliere il sellino per bici da corsa.
Struttura della Sella per Bici da Corsa
A dispetto delle apparenze, la sella per biciclette da corsa è un componente abbastanza complesso. A livello di struttura, infatti, è composta da diversi elementi. In primo luogo è bene spendere qualche parola per la sua forma, generalmente affusolata. Non si tratta di una scelta dettata dal caso. La forma del sellino, infatti, ha lo scopo di rendere comoda la seduta del ciclista. Nello specifico, garantisce una certa stabilità in termini di postura del bacino e delle tuberosità ischiatiche. Detto questo, è possibile analizzare ogni singola parte di un sellino per biciclette da corsa. Nella fattispecie si parla del telaio, del corpo e del rivestimento. Andiamo a studiarli uno per uno.
Telaio della sella
Il telaio è la parte che collega la sella con il reggisella. Si tratta di un elemento che può essere realizzato utilizzando diversi materiali. Tra questi si trovano, per esempio, il carbonio, il titanio, l’acciaio e altri materiali come il magnesio o l’alluminio. In certi casi, il telaio della sella viene costruito usando un misto di materiali diversi. Risulta essere a forma di triangolo e ha il compito di sorreggere il peso del ciclista, dunque il corpo del sellino. Risulta essere dotato di tre punti di appoggio, due si trovano sul posteriore della sella, e uno in prossimità della sezione anteriore. Il carrello, lo spazio compreso tra la coppia di tubi paralleli, serve per la regolazione del sellino.
Corpo delle sella
Il corpo del sellino, o corpo sella, è l’elemento primario di questo pezzo. Il suo scopo non è singolo, ma duplice. Da un lato ha il compito di aumentare la comodità della seduta, dall’altro serve per rendere più efficienti le prestazioni del ciclista. Il corpo del sellino viene a sua volta composto da due parti. In primo luogo l’imbottitura e in secondo luogo lo scafo. Risulta essere importante dedicare una sezione specifica ad entrambi, per poterli scoprire con dovizia di particolari.
L’imbottitura del corpo sella è un elemento molto importante. Questo perché è da essa che dipendono la comodità della seduta e la stabilità del bacino. In pratica, l’imbottitura ha il compito di ammortizzare il peso del ciclista, così da ridurre i fastidi. Di solito questa parte viene realizzata usando una serie di schiume a base di poliuretano oppure in gel.
Queste possono avere diversi livelli di rigidità e vengono rivestite in pelle. Bisogna poi specificare la presenza di diversi strati, nelle zone dove si sviluppa il maggiore contatto con il ciclista. Infine, certi sellini sono privi di imbottitura ma ugualmente comodi. Di contro, la presenza dell’imbottitura è sempre consigliata per chi utilizza la bici per molte ore.
Lo scafo della sella è l’elemento che ha lo scopo di assorbire le vibrazioni provenienti dalla bici grazie alla sua elasticità. Questa caratteristica permette infatti allo scafo di deformarsi in modo da adeguarsi alla conformazione del bacino e assorbire le vibrazioni. Nel caso delle biciclette da corsa, questo scafo è meno robusto e più leggero. Questo perché si presume la presenza di una quantità minore di vibrazioni, rispetto ad altre tipologie di bici o di attività. Per quanto concerne i materiali di fabbricazione, anche in questo caso troviamo il carbonio, il titanio, le mescole plastiche, l’acciaio.
Vengono contemplate anche altre soluzioni alternative, a base di elastomeri. Questo pezzo viene installato sul telaio attraverso l’incollaggio o la presenza di meccanismi a incastro. Nonostante la forma dello scafo sia standard, esistono anche dei modelli con scanalatura centrale.
Rivestimento della sella
La terza e ultima parte della sella per bicicletta da corsa è il rivestimento. In questo caso si parla della parte di copertura esterna della sella, ovvero di quella parte che entra a contatto diretto con il ciclista. Di solito è composta da materiali ipoallergenici e traspiranti. Può essere in pelle o in alternativa composta da tessuti in sintetico. Le sue proprietà traspiranti le permettono di dissipare il calore accumulatosi in una zona molto sensibile. Inoltre, il rivestimento dovrebbe essere anche antiscivolo, per assicurare la presa della seduta. Non dovrebbe mai essere ruvido ma liscio, per evitare di danneggiare i pantaloncini del ciclista. Infine, dovrebbe potersi asciugare facilmente.
Come Scegliere Sella per Bici da Corsa
Esistono diversi elementi da considerare per scegliere la migliore sella per bici da corsa. In primo luogo la rigidità, un fattore che ti abbiamo già accennato in precedenza. Il nostro consiglio è di scegliere una sella che non sia troppo rigida o eccessivamente morbida. Dunque una sorta di compromesso tra i due estremi. I sellini troppo duri potrebbero infatti provocare delle problematiche alla schiena. Al contrario, le selle troppo morbide potrebbero causare delle problematiche a livello posturale. Certo, la scelta più idonea dipende anche dalle attività che intendi compiere in bici. Se si parla di ciclismo agonistico, è meglio scegliere una sella più rigida che morbida. Se invece pratichi attività quali il cicloturismo, meglio virare su una sella più morbida che rigida. Sempre tenendo presente quanto detto poco sopra.
La rigidità non è l’unico elemento che dovrai studiare, prima di effettuare il tuo acquisto. Uno degli elementi più importanti da misurare, infatti, è la larghezza della sella della bicicletta. Questo valore conta tantissimo in chiave di comodità, di benessere e anche di prestazioni. Gli esperti consigliano sempre di scegliere un sellino realizzato su misura. La larghezza, non a caso, dovrebbe sempre basarsi sulla distanza tra le ossa ischiatiche. Fortunatamente, i produttori spesso propongono i propri sellini in diverse larghezze, così da adattarli a qualsiasi circostanza o persona. Se la sella è troppo larga, si tende a spostare il baricentro in avanti e ondeggiare mentre si pedala. La conseguenza è che si tende a strofinare l’interno coscia, con i relativi fastidi.
Se la sella è troppo stretta, invece, si tende a spostare il baricentro indietro. La conseguenza è che la pedalata è meno efficacia e le braccia vengono maggiormente affaticate.
Nella figura che segue sono riportate le misure ideali della sella tenendo conto non solo della distanza tra le ossa ischiatiche, ma anche del modo di stare in sella, con posizione race, standard o seduta.
Sit Bone Width corrisponde alla distanza tra le ossa ischiatiche e a fianco viene riportata la misura della sella corrispondente. Per esempio, per una misura di 12 cm viene consigliata una sella con larghezza di 143 mm per un’impostazione race o normale e una sella con larghezza di 155 mm per chi siede dritto.
Se non si ha la possibilità di consultare un biomeccanico, ma si desidera misurare da soli le ossa ischiatiche, è possibile farlo procurandosi un semplice cartone morbido e spesso, appoggiarlo su una superficie dritta, spogliarsi e sedersi sopra per qualche minuto esercitando una forte pressione, in modo da produrre un calco con le due protuberanze ischiatiche. Una volta fatto questo, con una penna bisogna segnare i calchi e misurare la distanza che intercorre tra il centro dei due calchi. Il valore che si ottiene corrisponde alla larghezza del bacino.
Un altro elemento da analizzare è la forma della sella.
Oggi sul mercato è possibile trovare selle con forme decisamente diverse tra loro, alcune molto arrotondate, altre piatte, alcune più imbottite.
La scelta della forma è influenzata dalla flessibilità del proprio bacino e, quindi, dalla posizione tenuta in bici.
Una sella dalla forma piatta è adatta a chi pedala in posizione racing, quindi con un elevato dislivello tra la sella e il manubrio. In questi casi, inoltre, la sella dovrebbe avere un supporto maggiore sulla parte anteriore, dove viene scaricata la maggioranza della pressione.
Chi, invece, ha una mobilità del bacino limitata e, di conseguenza, pedala in posizione abbastanza eretta, scarica la maggioranza del peso sulle ossa ischiatiche e deve preferire selle con forme più arrotondante, che migliorano la stabilità della pedalata.
Analizzando l’aspetto relativo alla forma della sella, bisogna anche segnalare le selle con punta smussata, che vengono chiamate short fit e che oggi sono piuttosto comuni. Le selle corte migliorano la pedalata e ottimizzano la seduta, in particolare per coloro che ruotano molto il bacino in avanti e quindi pedalano in posizione parecchio protesa verso il manubrio.
Sempre con riferimento alla forma, bisogna segnalare le selle bici da corsa con il foro, che in alcuni casi può essere sostituito da un canale di scarico centrale che ha la stessa funzione.
Anche in questo caso la scelta dipende dalla conformazione della zona del soprasella di ogni individuo e dalla posizione in bici.
Chi pedala con un dislivello tra sella e manubrio elevato, infatti, tende a scaricare la maggioranza del peso nella zona del pavimento pelvico e quindi avrà maggiore bisogno del foro per alleggerire la pressione.
Il foro, o in alternativa il canale di scarico centrale, permette di alleggerire la pressione sui tessuti molli e nella zona del pavimento pelvico.
Risulta essere particolarmente indicato a chi pedala con un dislivello tra sella e manubrio elevato.
Per svolgere correttamente la sua funzione, il foro deve avere una dimensione sufficiente e, in particolare, interessare anche la parte più avanzata della sella.
Le selle per bici da corsa devono rispettare determinate norme per essere in regola, in particolare la norma UNI EN ISO 4210 parti 1-9. Questa norma stabilisce quale debba essere la resistenza di una sella per essere in regola. I produttori devono sottoporre le selle a un test di fatica, in cui viene applicata una forza di 1.000 newton verticalmente verso il basso per 200.000 cicli. Se non si verificano rotture visibili nel tubo reggisella o nel sellino, la sella viene considerata in regola.
Recensione Migliori Selle per Bici da Corsa
Fizik Arione R1
La sella Fizik Arione R1 qui presentata è la versione normale, che non ha quindi un foro.
Fizik cerca di soddisfare tutte le esigenze e la sella Arione è disponibile in vestibilità regolare e ampia, oltre che in un design aperto e chiuso, in modo da andare incontro alle necessità di tutti i ciclisti.
Le dimensioni della sella Fizik Arione sono 300 x 130 mm, più lunga quindi della maggioranza delle selle sul mercato. Sulla bici, la sella appare con una punta lunga e stretta e un profilo piatto dalla punta alla parte posteriore. Le ali non ostacolano il movimento delle gambe anche quando si è arretrati grazie alla tecnologia Wing Flex, che aumenta flessibilità nella zona in cui le cosce incontrano la sella.
Questa libertà è ciò che apprezziamo di più della sella Fizik Arione R1. Possiamo spostarci senza problemi, in modo da trovare una posizione comoda o che aiuti a produrre la massima potenza in ogni situazione, sia che ci trovi in salita, in mezzo al gruppo o in pista.
Presenta uno scafo in carbonio con un binario in carbonio 7x9mm e pesa 165 g, quindi meno leggera di alcune alternative presenti sul mercato.
Selle Italia SLR Tekno Flow
Con una grande apertura che corre per quasi tutta la lunghezza della sella, SLR Tekno Flow colpisce sicuramente dal punto di vista del design.
Con i suoi binari ovali, lo scafo in carbonio e la sottile tomaia in pelle sintetica, è estremamente leggera. La sella pesa infatti solamente 102 g.
Devo ammettere che ero preoccupato di sedermi una sella che sembrava che potesse solo dare un giro duro. Tuttavia, dopo avere utilizzato molte selle con diversi tipi di fori e canali, ero desideroso di provare questa soluzione.
Dopo oltre 300 chilometri di utilizzo su una varietà di superfici e in diversi contesti, posso confermare di essere stato piacevolmente sorpreso.
Come per ogni nuova sella, è servito un periodo di adattamento, ma non c’è voluto molto per apprezzare la sella SLR Tekno Flow, con la quale mi sono sentito a mio agio anche dopo diverse ore in sella.
Bisogna sottolineare che è necessario verificare che il morsetto della sella possa adattarsi a binari di forma ovale. I binari della sella Tekno Flow montano infatti un morsetto che si serra verticalmente.
Prologo Scratch 2 CPC PAS
La sella Prologo Scratch 2 CPC PAS è prodotta con la migliore tecnologia a disposizione dell’azienda.
La sella ha un profilo arrotondato e risulta essere disponibile nelle larghezze 134 mm e 143 mm, in modo da adattarsi alle esigenze di vari ciclisti.
La prima tecnologia inclusa in questa sella si chiama CPC, Connect Power Control, un design esclusivo di Prologo caratterizzato da sezioni di materiale che contengono una serie di piccole protuberanze a forma di torre di raffreddamento. Queste protuberanze afferrano la superficie dei pantaloncini e ti impediscono di scivolare mentre pedali. Provando la sella, abbiamo scoperto che ci aiutano a mantenere la posizione in salite e non risultano essere scomode. Prologo afferma che la tecnologia è particolarmente efficace sul bagnato e che permette di ottenere una migliore circolazione dell’aria e un maggiore smorzamento di urti e vibrazioni.
PAS è invece l’acronimo di Perineal Area System. Si tratta della scanalatura centrale, una soluzione presente anche sulle selle di altri produttori. Il canale si estende molto lungo la superficie della sella, con l’estremità anteriore che inizia a circa cinque centimetri dalla punta della sella.
Non tutti apprezzano fori e scanalature sulle selle, ma il canale presente nella sella Prologo Scratch 2 CPC PAS non si sente durante la guida e non toglie comodità alla sella.
Prologo utilizza tre diverse densità di schiuma nella parte superiore della sella. La parte posteriore della sella, che sostiene la maggioranza del peso di un ciclista, presenta una schiuma ad alta densità per migliorare la stabilità. Il centro della sella è realizzato in schiuma meno densa per ridurre la pressione sul bacino, mentre la parte anteriore utilizza una schiuma a densità inferiore per proteggere i tessuti sensibili.
I binari sono realizzati in acciaio, cosa che spiega il suo peso piuttosto elevato di 234 g. Esiste anche una versione con binari in fibra di carbonio, con un peso di 185 grammi, ma con un prezzo superiore.
Fizik Mistica
Fizik Mistica è una sella per bici da cronometro.
La forma di Fizik Mistica è molto simile a quella del modello Arione, con la differenza che presenta un canale in rilievo e ha la punta tagliata.
Le selle corte sono sempre più diffuse e questo design ha lo scopo di aumentare la comodità in posizione da cronometro, riducendo la pressione sul perineo.
Le selle corte sono anche popolari tra i ciclisti agonisti che devono conformarsi alla regola dei 5 cm dell’UCI, che stabilisce che la punta della sella deve essere almeno 5 cm dietro il movimento centrale.
I binari sono i carbonio, ma esiste anche una versione con binario in titanio, meno costosa
Il rivestimento è realizzato con un materiale molto aderente, utile in quanto ti aiuta a rimanere in posizione.
La qualità di costruzione è eccellente e Fizik Mistica è disponibile anche in due larghezze, in modo da adattarsi a ossa di dimensioni diverse.
Conclusioni
In questa guida ti abbiamo spiegato come scegliere la sella per bici da corsa. Ti abbiamo anche riportato tutte le informazioni utili relative alla struttura del sellino. Prima di salutarti, però, ci teniamo ad aggiungere altri dettagli. Vogliamo infatti spiegarti perché è importante scegliere un sellino che rispetti quanto detto finora. La scelta della sella corretta è importante per una questione fisica. Un sellino di pessima qualità potrebbe causare lo schiacciamento del perineo o del nervo pudendo. Anche i traumi subiti dalla schiena e dal tronco possono derivare da una sella non in grado di assorbire le vibrazioni.
Le conseguenze di queste e altre problematiche potrebbero portare alla comparsa di infiammazioni e di perdita di sensibilità in queste zone.
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